La legge delle probabilità era in debito con i tedeschi, questo è certo. Loro che non avevano mai vinto contro di noi in una sfida da "in or out" (a eliminazione diretta, n.d.r.) hanno sfatato il tabù e per farlo sono serviti i rigori a oltranza. Usciamo così, ai quarti di finale, contro i campioni del mondo in carica, e siamo riusciti ad imbrigliarli per oltre 120', con una squadra che oggettivamente era abbastanza povera di qualità. Siamo usciti a testa alta, a causa dei nostri errori dal dischetto.
Il primo tempo è molto equilibrato, entrambe le squadre sono disposte in campo con lo stesso modulo, la Germania mantiene possesso palla sterile, e l’Italia chiude bene gli spazi e prova a costruire qualcosa; a Sturaro capita l'occasione per l'eurogol, ma è sfortunato. Il secondo tempo è molto simile, tuttavia i tedeschi sembrano essere tornati in campo più convinti, e creano qualche pericolo dalle parti di Buffon; primo su tutti un gran tiro di Müller che viene salvato sulla linea in acrobazia da un super Florenzi. Ma al 65' la Germania passa in vantaggio con Özil che sbuca nel cuore dell'area di rigore e batte Buffon a due passi dalla porta. Poco dopo un altro grandissimo brivido: Gomez è in posizione regolare e aggancia un pallone davanti alla porta, e spalle ad essa, prova a beffare il nostro Gigi con un colpo di tacco; miracolo di Buffon, che ci tiene in partita, e palla in calcio d'angolo. Sono minuti di grande sofferenza, l'Italia accusa il colpo subìto ma la grinta e il cuore, che non ci sono mai mancati in questo europeo, ci permettono di agguantare il pareggio su rigore. Da calcio d'angolo cross in mezzo, Boateng gioca a pallavolo e l'arbitro lo vede: dal dischetto parte Bonucci, esecuzione perfetta e 1 a 1 al 78'. Le squadre sono stanche e la sfida si protende ai supplementari, dove non accade tantissimo, anzi molto poco, con i nostri giocatori che accusano dolori muscolari per lo sforzo compiuto. Arriviamo quindi alla "lotteria", ai calci di rigore: Zaza, che è entrato al 120' solo per segnare nella serie dal dischetto, spara alle stelle dopo una danza ridicola come rincorsa; Buffon ne para uno e ne intuisce altri 2 senza però arrivarci (uno lo sfiora appena), Pellè prima sfotte Neuer mimando il gesto del cucchiaio con la mano e poi tira una "mozzarella" al lato. Bonucci se lo fa parare da un super Neuer, tra i tedeschi sbagliano Schweinsteiger (alto) e Özil (palo), e arrivati alla serie a oltranza Darmian calcia con pochissima sicurezza e Neuer para; non perdona infine Hector, che sancisce la nostra eliminazione. Terminano i rigori con un risultato di 6 a 5 che premia i tedeschi.
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI
Buffon 7: Ci tiene a galla dopo l'uno a zero, para anche un rigore. Non poteva fare di più.
Barzagli 6,5: Difende bene, segna il suo rigore, nel complesso non fa male. Le lacrime per quella che molto probabilmente è stata la sua ultima partita in Nazionale la dicono lunga.
Bonucci 7: Segna il gol del pareggio dal dischetto, con una esecuzione da manuale; sbaglia però dopo, ma ha retto il muro difensivo per tutta la partita egregiamente.
Chiellini 6,5: Anche lui difende, ci procura il rigore del pareggio, esce a fine partita dopo aver stretto i denti per un problema muscolare. (Dal 120' Zaza 2: Aveva un solo compito. Lo ha sbagliato in modo ridicolo).
Florenzi 6,5: Tanta corsa, si vede poco in avanti, ma compie uno straordinario salvataggio sulla linea che gli vale la sufficienza abbondante. Esce stremato. (Dall' 86' Darmian 5: Potrebbe essere sufficiente, ma ha fallito il rigore decisivo calciando con grande insicurezza).
Parolo 7: Regge un centrocampo totalmente in emergenza. Non è come De Rossi, ma tatticamente fa un ottima partita.
Sturaro 6,5: Tanta grinta e polmoni, sfiora anche il vantaggio. Non è Marchisio, ma è quello che abbiamo.
Giaccherini 6: Stavolta non gli riesce l'aggancio come in occasione del gol contro il Belgio, si impegna molto, ma è annullato dalla stazza dei gigantoni tedeschi.
De Sciglio 6,5: Abbastanza bene in fase difensiva, si fa vedere anche in avanti con un bel tiro di poco fuori. Calcia un rigore da infarto.
Éder 6: Bene tatticamente, ma gli enormi centrali tedeschi lo riducono ai minimi termini. Esce sfinito. (Dal 108' Insigne 6: Ha poco tempo per pensare di fare qualcosa. Segna il primo rigore della serie).
Pellè 4,5: I suoi 120' lo premierebbero con una sufficienza striminzita, in quanto fa a sportellate durante tutto il match con i tedeschi, ma ai rigori fa lo sbruffone di fronte a quello che è attualmente il miglior portiere in circolazione, e tira debolmente al lato con Neuer che aveva comunque intuito l'angolo.
Conte 9: Ha fatto davvero l'impossibile. Con una Nazionale scarsa di qualità e privata di giocatori importanti come Verratti e Marchisio dall'inizio, Candreva e De Rossi in corso d'opera, senza dei veri attaccanti bomber ha guidato l’Italia verso l'impresa, sfiorandola, e uscendo solo con i campioni del mondo in carica dopo aver affrontato i campioni d'Europa. Ha tirato fuori gli attributi di ogni singolo giocatore trasformando una possibile squadra vittima sacrificale del torneo in una delle migliori 8. Il dodicesimo uomo in campo, un lottatore pieno di grinta che non ha mollato sino all'ultimo. Un peccato che lasci la panchina, avrebbe potuto sicuramente fare grandi cose al prossino mondiale. Ora prenderà il suo posto l'ex Torino Ventura.
Grazie lo stesso ragazzi, c'è mancato davvero poco!
Leonardo Ghiani