Che sia Lazio-Roma o Roma-Lazio cambia poco, perché il Derby della Capitale non è mai una partita come le altre. I giallorossi, nonostante le pesantissime assenze di Salah, Florenzi e Paredes trovano comunque l'ennesima vittoria contro i rivali biancocelesti.
Nei primissimi minuti le squadre si studiano, poi la Lazio prende in mano il gioco e per circa 15 minuti prova a sfondare la difesa della squadra di Spalletti senza riuscire a concludere nemmeno una volta in porta. Le potenziali occasioni arrivano entrambe con Immobile che però spara sempre in curva. Dopodiché la Roma si prende il possesso palla ma non riesce a concretizzare; risultato fisso sullo 0 a 0 al termine dei primi 45'.
Nel secondo tempo i giallorossi ripartono alla grande in pressing alto ma sempre senza riuscire a concludere in porta; c'è quindi un'opportunità per la Lazio in contropiede con Parolo che dalla lunghissima distanza prova senza successo a sorprendere Szczesny, che blocca facilmente. Questo l'unico tiro in porta della squadra di Inzaghi. Dall'altra parte la Roma però insiste e va vicinissima al gol con Dzeko che di testa non angola molto e Marchetti blocca con un ottimo intervento; tuttavia la festa è solo rimandata, perché al 64' Kevin Strootman, favorito da un errore di Wallace, entra in area e con un tocco morbido beffa il portiere avversario. 0 a 1, risultato sbloccato. La partita inizia ad essere in discesa per la Roma, che insiste ancora per il raddoppio, che arriva con Radja Nainggolan al 77': in seguito a contropiede il belga esplode a sorpresa un destro da lontano e la piazza nell'angolino basso dove Marchetti non può arrivare! A questo punto i cori della Lazio tacciono, la disperazione e la tristezza dipingono i volti di chi un derby ormai non lo vince da tantissimo tempo.
Da segnalare l'espulsione di Cataldi che dopo l'esultanza di Strootman aggredisce l'olandese dalla panchina (sembra che il romanista lo abbia bagnato con un po' d'acqua).
Così la Roma rimane in coda alla Juve; lunedì 12 la sfida da spareggio per il secondo posto all'Olimpico contro il Milan, e poi ci sarà proprio la Juventus.
Leonardo Ghiani