Vorrei ma non posto (J-AX e Fedez) mescola note ad iPhone e rime a selfie, per parlare delle due generazioni che hanno vissuto la rivoluzione social.
J-AX da una parte, Fedez dall’altra. A modo loro, due icone per due generazioni differenti, con testi spesso politicamente connotati e ideali che, anche se non condivisi, sposano comunque una precisa impronta. In Vorrei ma non posto sono assieme in un grande parco di maschere e colori, parlando di device e social media con un linguaggio intriso di simpatia e luoghi comuni.
Ma l’effetto è magico: potere della musica. Il primo che parla a quelli di “Mister gilet di pelle” e “Maria”, il secondo alla generazione X-Factor, chiudendo nel ritornello tipico dell’estate che accantona i problemi per regalarti leggerezza. “Vorrei ma non posto” ti entra così, naturale e indolore, tra i gangli del sistema nervoso attraverso un video su YouTube e la pubblicità di un cornetto in tv. E lo farà ossessivamente, per un’estate intera, timbrando anche questa stagione nel cassetto dei ricordi.
Il brano, firmato da Fedez, J-Ax e Davide Petrella e prodotto dalla coppia Takagi & Ketra (rispettivamente Alessandro Merli e Fabio Clemente), gioca sulla mania tutta italiana di condividere qualsiasi evento della vita quotidiana, anche e soprattutto i più insignificanti, sui social network, senza quasi più riuscire ad apprezzare ciò che ci accade.
Giuseppe Mercadante